di Giuseppe Ardizzone

In una giornata di visita a Napoli, con l’utilizzo della nuova bella metropolitana che ti lascia affascinati per la bellezza delle sue stazioni come quella della fermata Toledo, non si può non inerpicarsi per il quartiere Vomero, in direzione della sua sommità dove è situata la Certosa di San Martino di Napoli , accanto al castel Sant’Elmo.
Essa fu costruita sulla sommità del colle di Sant’Erasmo quando nel 1325 Carlo D’Angiò fece erigere il monastero dell’ordine dei Certosini.
Alla fine del XVI secolo il complesso ebbe degli ampliamenti in stile barocco ed a questo periodo si devono le principali opere pittoriche che ne decorano gli interni oltre a diverse sculture fra cui spicca quella del Bernini.
Dal 1623 al 1656 i lavori di abbellimento furono affidati all’architetto Cosimo Fanzago, artefice della veste barocca che ha assunto il complesso certosino. Al Fanzago spettano la facciata della chiesa e le decorazioni marmoree interne della stessa e delle sue cappelle, i busti marmorei che decorano le pareti del porticato del chiostro grande e il cimitero del priore. I pittori che lavorarono in questa fase successiva di ristrutturazione del complesso furono i più grandi artisti della pittura napoletana del Seicento: Jusepe de Ribera, Luca Giordano, Battistello Caracciolo, Paolo Finoglio, Massimo Stanzione e gli emiliani Guido Reni e Giovanni Lanfranco.
Oltre alla chiesa attualmente molti ambienti del monastero sono destinati ad esposizioone museale. Sono presenti diverse sezioni .Quella navale è destinata all’esposizione di alcune imbarcazioni reali Vicino a questa possiamo ammirare alcune imponenti carrozze . Un’altra è dedicata all’esposizione del persepe napoletano fra cui spicca il grande presepe Cuciniello ambientato in una finta grotta, e dotato di un impianto di illuminazione che simula l’alternarsi di alba, giorno pieno, tramonto e notte. Vi è una sezione dedicata alla ‘Farmacopea’ o ‘Spezieria’ della Certosa. E’ ancora d’ammirare il Chiostro dei Procuratori le mostre dei vari artisti napoletani , opere di scultura e per finire uno dei più bei panorami del golfo di Napoli sino a Posillipo con all’orizzonte la bellissima isola di Capri . Il tutto sormontato dal Vesuvio con accanto il monte Somma.
Se la giornata è bella l’incanto dell’immagine è veramete suggestivo.
Al ritorno è d’obbligo prendere la funicolare e ……………via verso nuove mete!