di Giuseppe Ardizzone
Il sentimento dell’amicizia è forse una delle colonne più importanti della nostra vita e ci accompagna sia nei momenti belli, quando ci permette di sfidare la vita e ,cercando il sogno, di buttare il passo oltre l’ostacolo, sia nei momenti più difficili , quando la solitudine e le difficoltà ci sembrano insormontabili.
L’amicizia è un grande tesoro che ti accompagna, se sei fortunato ,fin dall’infanzia o ,se sei ancora più fortunato, puoi incontrare anche nella vita adulta ,quasi per caso .
Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte ci avevano già regalato un film che, da parte mia, considero quasi un classico del cinema francese moderno: “ Le Prénom” ( cena tra amici) del 2012 in cui la stessa amicizia ed i rapporti familiari sono messi a dura prova dalla “cartina tornasole” costituita della domanda sulla scelta di un nome per un nascituro.Nella vera amicizia non esiste solo la condivisione o la stima ma anche il duro scontro di posizioni quando pensi che la persona amica stia sbagliando , mettendosi in una situazione difficile.
E’ proprio dai momenti di lavorazione di quel film che è nata pian piano , in seguito a diversi ed, in qualche caso, dolorosi avvenimenti, l’idea del nuovo film “ Il meglio deve ancora venire”.
“Il progetto ha una doppia origine — spiega Delaporte — Cena tra amici, che avevamo scritto quasi per noi, è stato un successo da favola, il set felice. Segnato però dal fatto che l’attrice Valérie Benguigui si è ammalata durante le riprese, poi è morta a 48 anni. L’esperienza ci ha profondamente scossi. Nel frattempo Alexandre mi regala il libro La cura Schopenhauer di Irvin Yalom in cui il protagonista, a cui viene diagnosticato un melanoma, si interroga su come spendere l’ultimo anno di vita. Mentre lo leggo capisco di avere anche io un melanoma, vengo operato, restiamo, Alexandre ed io, un mese nell’attesa, chiedendoci se dirlo o no agli altri. In questa fase è nato il film”.
Saranno Fabrice Luchini (César) e Patrick Bruel (Arthur) a farci condividere con loro i momenti divertenti e drammatici di una grande amicizia, solida e capace di fargli affrontare insieme la vita e la morte .
Accanto a loro, due dolci e intense presenze femminili: quelle di Zineb Triki e di Pascale Arbillot .
Un film che nella sua semplicità affronta con tenerezza ed ironia il rapporto di amicizia dei due protagonisti insieme ad una profonda attenzione per i sentimenti che ognuno di loro e le persone vicine provano nella difficile situazione che si trovano a vivere.
Bello!