di Giuseppe Ardizzone

In queste canzoni che ascolto
c’è quella musicalità rock che ti trasporta verso il viaggio,
la scoperta della vita che sentivamo da ragazzi
ed è stata sempre la molla dei nostri sogni.
Nel mio cuore si affastellano ricordi e sentimenti
che mi commuovono e mi fanno di nuovo sperare
in un futuro che desidero sia migliore per me e per noi tutti
C’era Dylan con “Blowin’in the wind” che ci emozionava
e poi Joan Baez ,mentre i Beatles avevano cambiato tutto.
In Italia ascoltavo Guccini, De Andrè, tutti i nostri grandi cantautori
e i nuovi complessi, aspettando Battisti.
Nascevano i primi grandi amori e volevamo tutto
…….. e tutto eravamo disposti a rischiare per Lei.
Avevano ucciso Martin Luther King, Che Guevara e Robert Kennedy,
ma il maggio francese bussava alle nostre porte
ed eravamo pronti a scendere in piazza
per gridare che per noi sarebbero vissuti sempre
come il desiderio di giustizia sociale,

di amore e di vita che incarnavano.
Sento di nuovo , in questi tempi così difficili,
la stessa voglia di essere utile
e di sperare in un mondo che possa essere migliore.
Desidero comunicare ai più giovani questa voglia
e la speranza di non considerare

tutto scontato o impossibile da cambiare.
Voglio accompagnarli ancora nella lotta,
come in un’antica tribù,
e gridare e cantare insieme felici per quello che sogniamo.
Voglio che il mondo si risvegli
nel segno del rispetto dell’ambiente e di tutti i nostri fratelli.