Giovanni De Sio Cesari (pubblicato da Appunti: marzo 2021)
In sede di dichiarazioni programmatiche al parlamento, Mario Draghi ha affermato, con decisione, che l ‘euro è irreversibile. Mi dispiace ammetterlo perché sono stato e sono tuttora contrario all’euro: pero Draghi ha ragione e il movimento no euro è ormai al tramonto
Salvini ha risposto che solo la morte è irreversibile ed è giusto anzi teoricamente potremmo dire che nemmeno la morte è irreversibile. Pero qui irreversibile è in senso politico : per quanto è prevedibile in un tempo prevedibile e in condizioni prevedibili Poi chi sa : tutto può avvenire (pensate alla pandemia) e chi sa che avverrà fra 50 o 100 anni.
Ma un programma politico riguarda quello che si può fare in tempi e circostanze prevedibili e fra questi non rientra più la Ita-exit cosi non rientra più la lotta al comunismo ( che non esiste più )
Certo la ita-exit potrebbe accadere in un futuro imprevedibile in condizioni imprevedibili, come qualsiasi altra cosa. come per esempio una rinascita del comunismo ; questo si dice impossibilita ( irreversibilità ) in senso politico ( non assoluto che non esiste mai)
La difficolta più evidente e immediata è che in questo momento uscire dall‘euro significherebbe rinunciare ai 200 miliardi del New Generation EU: : nessun partito potrebbe proporlo, nemmeno Salvini e M5S che già ci avevano rinunciato di fronte ai pericoli che tale abbandono comportava
Due anni fa Lega e M5S, anche se vagamente. proponevano una ita-exit; poi andati al governo avevano costatato la impossibilita pratica e ci avevano rinunciato
Il pericolo che si profilava era una crollo rovinoso della lira che sarebbe dovuta subentrare all‘euro con il pericolo della perdita di valore del risparmio se non della sua polverizzazione e infine anche di un disastroso default
La semplice possibilità di uscita potrebbe essere catastrofica, I mercati finanziari che sono sempre più lontani dalla economia reale e sempre meno oggettivi e razionali si comportano come se fossero dei giocatori di poker. Quindi un segnale sbagliato può essere catastrofico. Ora se sorge l’idea, per quanto infondata, che un paese potrebbe uscire dall’euro, si scatena la speculazione. Non per niente Draghi ha salvato l’euro dicendo solo tre parole «Whatever it takes» che pero sono stati un segnale più forte di ogni intervento.
Ma soprattutto è avvenuto che con la pandemia la UE ha cambiato verso ( direbbe Renzi) con sospensione ( sine die) del patto di stabilita, prestiti, new generation eu, trasferimenti addirittura . con l’ abbandono in pratica della politica dell’austerity che è stato sempre il maggior bersaglio di tutti i no-euro.
Si è anche avuto un movimento di rafforzamento degli organi dirigenti della UE
Le critiche alla UE (e all’euro) sono basate soprattutto sul fatto che la UE è incompleta, non esiste come Stato ma come un insieme di Stati ( prevista quasi sempre l’unanimità nelle decisioni) e quindi prevalgono gli Stati economicamente più forti e soprattutto più stabili ( cioè la Germania). Se la UE diventa una vero Stato federale, com’era nel progetto dell’inizio che si è poi perduto, le critiche ad essa si vengono a perdere. Quindi, in realtà, ogni sviluppo della sovranità collettiva al posto degli infiniti patteggiamenti fra Stati la rende più accettabile
Insomma, se il Parlamento europeo avesse i poteri di un Parlamento federale (USA ) il voto di un italiano peserebbe quanto quello di un tedesco o di un maltese e quindi non ci sarebbe più la germanizzazione della UE che è la critica vera all’europeismo
In realtà l’opposizione alla UE ( anche quella di Salvini e M5S) è stata sempre contro QUESTA UE non contro la UE in sé, che resta invece patrimonio di piccoli gruppuscoli nazionalisti, politicamente ininfluenti
Ci sono già pero organi abbastanza autonomi dagli Stati, soprattutto la BCE e un pò anche la Giunta con poteri limitati però : occorrerebbe incrementarli e particolarmente quelli del Parlamento di Strasburgo
Alcuni giuristi hanno interpretato l’affermazione di Draghi della irreversibilità nel senso che i trattati non contemplano questa eventualità e in un articolo Maddalena propone allora l’uscita dalla UE che comporterebbe in pratica anche quella dall‘euro.
A mio parere si tratta di cavilli insignificanti. Se l’Italia non esce dall’euro non è certo perché non vi sono norme giuridiche che lo prevedano : sono follie di giuristi.
E’ per motivi politici ed economici non per cavilli giuridici che la Ita-exit ormai è fuori della realtà con mio personale rammarico. Ma è cosi, bisogna farsene una ragione
Io vedo la UE dalla zona nord/Baltico. Dove ci sono 9 Paesi. La Norvegia è associata e dunque l’€ non può averlo. E sicuramente non lo vorrebbe. 5 Paesi usano l’€. Poi c’è la Danimarca che ha la sua valuta ma prima legata al marco (e dunque dentro all’€ in pratica) e dal 1999 legata all’€. Due Paesi non hanno voluto l’€. La Svezia ha detto no con un referendum in pieno berlusconesimo e con nascente crisi economica in Grecia e il motivo era semplice: non volevano correre il rischio di dovero pagare i debiti dell’Italia e della Grecia. Il governo della Polonia ha detto no visto che 1) non ce la faceva 2) voleva sfruttare il vantaggio concorrenziale di una valuta debole.
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Mi scuso ma dimenticavo che da qualche anno il governo svedese manda un osservatore qualificato alle riunioni dell’Eurogruppo se gli viene permesso. E che il governo svedese di solito segue le decisioni prese nell’Eurogruppo.
Dunque niente € ma “politica economica €”.
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