di Giuseppe Ardizzone
C’è sempre un sentiero davanti a noi: un percorso da intraprendere per scoprire la realtà che ci circonda ed il senso stesso della nostra vita.
Durante il cammino, abbiamo modo di conoscere la natura , la sua bellezza e le sue risorse. Elementi e segni della cultura e della storia degli uomini che ci hanno preceduto .
Possiamo imparare, attraverso l’esperienza, a conoscere meglio noi stessi e cercare di migliorarci.
Ognuno di noi ha avuto la fortuna d’imbattersi, nel corso della propria vita , di fronte a paesaggi , opere d’arte , persone , musica ed esperienze vissute tutte come un incontro con la bellezza e la conoscenza. L’una spesso è vicina all’altra ed entrambe parlano di quella ricerca costante del senso della vita che c’è dentro di noi. Per molti, la bellezza e l’esercizio della conoscenza sono addirittura le uniche possibilità di esperienza della verità e della divinità.
L’inizio di un cammino sia esso di natura intellettuale o fisica è sempre una forma di viaggio e ci affascina .
Il senso del viaggio è quello che caratterizza l’avventura del nostro divenire, sia quando affrontiamo un percorso importante ed impegnativo, sia anche di fronte all’esperienza più piccola e naturale.
Una semplice passeggiata in mezzo alla natura ci permette di ammirarne e goderne la bellezza e, nello stesso tempo , inspiegabilmente rasserena il nostro cuore e le nostre riflessioni.
Chissà a quanti di voi sarà capitato di riuscire a comprendere un problema o avere nuove idee proprio durante una lunga passeggiata in mezzo alla natura!
Anche in me sorgono queste riflessioni mentre cammino piacevolmente all’interno del sentiero Trilussa , all’interno della valle del Risaro, nel tratto che dalla Pontina vecchia, all’altezza dell’Osteria del Malpasso, si dirige verso Vitinia passando per l’area di Tor de Cenci.
Il poeta Trilussa frequentava con i suoi conoscenti e amici questa Osteria nel primo Novecento come è testimoniato da una foto esposta all’interno del locale che lo ritrae insieme ad un gruppo di amici davanti all’Osteria. Il suo nome è stato scelto per dare nome al percorso naturalistico che parte proprio dall’area vicina all’Osteria del Malpasso .

L’Osteria, aperta nel 1910, negli anni del dopoguerra è stata frequentata da diversi attori e registi cinematografici che lavoravano nei vicini Studi De Laurentis, situati sulla Pontina all’altezza dell’attuale area commerciale di Castel Romano. Fra questi , uno dei più affezionati clienti era il grande Federico Fellini.
Il sentiero scorre accanto al piccolo affluente del Tevere che si chiama il “Fosso di Malafede” e che lo divide dalla Tenuta del Presidente della Repubblica, una vasta area naturale che arriva fino a Castelporziano.



Proprio in quest’area si avvistano , durante il cammino, delle mucche maremmane al pascolo e qualche gruppo di cavalli



Lo sguardo si perde in quei grandi spazi verdi, assaporandone la bellezza e assorbendone un senso di armonia.


Si prosegue lungo il sentiero per una passeggiata di circa sei chilometri complessivi verso Vitinia, incontrando qualche camminatore e qualcun’altro in bicicletta, in uno scenario veramente bello e rilassante che ti riempie di energia.

All’altezza del punto dove il sentiero incontra il ponte della Via Cristoforo Colombo esco su Via del Risaro e ritorno verso casa.
Stanco , sudato ma soddisfatto , con negli occhi la bellezza dei papaveri in fiore presenti lungo la strada.

E’ arrivata la primavera !

Bellissima descrizione del paesaggio. Mi sembrava di passeggiare insieme a Giuseppe. Ma oltre ad andare a piedi (oltre 10 Km se ho calcolato bene), si può andare anche
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Si può fare anche un tratto minore intorno a ca 6km complessivi
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