di Giuseppe Ardizzone
E’ bello gustare la visione di un film animato della Disney ambientato nella nostra Italia ed in una delle più belle zone che si affacciano sul mare Nostrum : quelle cinque terre della Liguria che , per l’occasione, sono diventate sei con l’acquisizione della nuova località immaginaria di Portorosso.
E’ lungo i vicoli e le strade di questo piccolo centro marino che potremo osservare le scorribande di Luca e dei suoi giovani amici Alberto e Giulia a bordo di una mitica Vespa degli anni cinquanta/sessanta mentre inevitabilmente il nostro cuore rivede le immagini del film “ Vacanze romane” e di un’analoga Vespa con a bordo Gregory Peck e Audrey Hepburn.

I paesaggi, le persone, i brani della bella musica lirica italiana e le canzoni degli anni sessanta cantate da Morandi, Mina, Bennato, la Pavone, il Quartetto Cetra completano poi , se ce n’era ancora bisogno, la bellezza ed il ricordo di quell’ambiente e di quegli anni, riportandoci idealmente alla nostra preadolescenza.
Enrico Casarosa, al suo esordio alla regia di un lungometraggio, prodotto dai Pixar Animation Studio, in co-produzione con Walt Disney Pictures, e distribuito dai Walt Disney Studios Motion Pictures con il cartone animato “ Luca”, dal nome del ragazzo protagonista, ci regala uno spaccato dell’Italia di quegli anni e una bella storia di amicizia come quelle che molti di noi abbiamo avuto la fortuna di vivere proprio negli anni della preadolescenza, quando insieme s’imparava a crescere raccontandosi nei minimi dettagli tutte le esperienze , i sogni e le difficoltà.
Quell’amicizia , prima fra Luca e Alberto e dopo insieme a Giulia, che permetterà ai ragazzini di provare insieme a scoprire la vita e a tentare di superarne i limiti, inseguendo i propri sogni.
Il secondo grande tema affrontato all’interno della storia è quello della diversità .
Luca e Alberto non sono degli esseri umani comuni ma dei “cangianti”. Vivono dentro l’acqua del mare in una loro comunità con sembianze che i terreni definiscono di “ mostri marini” e di cui hanno paura.
I “ cangianti” , invece, nel momento in cui provano ad uscire dal proprio mondo marino ed arrivano sulle rive asciutte hanno la proprietà di modificare il proprio aspetto in quello comune terreno.
E’ una grande metafora che, come in tutte le favole ,affronta un tema difficile e cattivo che ci fa paura, come in questo caso la diversità, per insegnarci a cercare una soluzione possibile e comprendere che, in sostanza, tutti gli esseri viventi, al di là della propria provenienza o aspetto, hanno una natura simile e possono convivere rispettandosi ed amandosi.
Ancora una volta le produzioni Disney ci regalano film che fanno bene al nostro cuore e alla nostra mente e fa particolarmente piacere che il regista e la storia siano italiani.
Fra i doppiatori italiani troviamo diversi nomi dello spettacolo, che non hanno voluto mancare a questo appuntamento , come Luca Argentero, Saverio Raimondo, Orietta Berti, Marina Massironi, Luciana Littizzetto e Fabio Fazio.
Il film è distribuito in tutto il mondo solo sulla piattaforma di streaming Disney+.