di Giuseppe Ardizzone
E’ un po’ di tempo che penso che un agente del KGB sovietico si sia infiltrato nel servizio segreto britannico nel ruolo di 007 ,spacciandosi per James Bond . I lineamenti di questa persona sono decisamente slavi e poco somigliano alle sembianze del vero James Bond, le cui gesta abbiamo potuto ammirare a partire dal primo film “007 licenza d’uccidere”. D’altra parte, anche il suo amico della CIA Felix Leiter è diventato improvvisamente un uomo di colore ( un altro infiltrato?) senza che il nuovo Bond avesse trovato niente da ridire dato che i due forse non si erano mai conosciuti in precedenza, al contrario degli autentici James e Felix che si erano apprezzati combattendo insieme contro il diabolico Dr. No nel film “ 007 licenza di uccidere”.
Quello che aveva affascinato tutti noi ragazzi ,fin dagli anni sessanta in cui avevamo cominciato a seguire le storie di 007, era il clima d’avventura , il senso del viaggio verso località affascinanti e la presenza di belle donne appassionate e seducenti presenti in quei film.
Da qualche tempo, invece, James è sparito ed il personaggio che ne ha preso il posto ha privilegiato nella sua vita la dedizione alla missione da svolgere ed i sentimenti importanti di una storia personale complessa e di un’importante relazione d’amore che sembrava avviarsi verso una bella realizzazione familiare; ma che alla fine, invece, ci lascia solo le belle immagini dell’amata Madeleine Swann( una bella e brava Léa Seydoux) che parla in macchina alla piccola figlia raccontandole di un uomo dal nome Bond… James Bond.
Pur avendo lasciato il servizio attivo, vivendo in Giamaica, il personaggio di Bond in “ No time to die” viene di nuovo coinvolto dalla CIA e dal servizio britannico nella ricerca di un criminale che dopo aver distrutto la “Spectre” si è impadronito di una bioarma con cui minaccia il mondo. Questa era stata realizzata da uno scienziato dell’MI6 ,di nome Obruchev, all’interno del “ Progetto Heracles” con cui dei nanorobot si diffondono come un virus al tatto e sono codificati su specifici filamenti di DNA in modo che siano pericolosi solo se programmati secondo il codice genetico di un individuo specifico.
Come se non bastasse, il malefico : Lyutsifer Safin ( ottimamente interpretato da Rami Malek) ha pure rapito Madeleine Swan per utilizzarla al fine di uccidere il capo della Spectre , rimasto ancora in vita , perché prigioniero dell’ MI6 .
Il film si svolge in un crescendo mozzafiato di lotte ed inseguimenti che ,senza mollarti un attimo, ti portano alle scene finali. Nel mentre, si sviluppa sempre più intensa la storia d’amore fra Madeleine , il suo amato sedicente Bond e la loro(?) piccola figlia .
La scelta del soggetto scritto da Cary Fukunaga, che ne è anche il regista , Neal Purvis e Robert Wade è che la saga di James Bond si concluda con questo film; ma tanto ……James non c’era!
Sarà invece l’ultimo film per Daniel Craig , che ha interpretato negli ultimi cinque film il personaggio che ne ha preso il posto .
Molto belle le musiche del film grazie alla colonna sonora di Hans Zimmer e molto bella anche la scelta di utilizzare la canzone di Neil Armstrong “We Have All The Time In The World” per accompagnare i titoli di coda.
Molto bravi tutti gli attori e oltre ai già citati Craig , Malek e Seydoux ci fa piacere sottolineare la prova di Christoph Waltz ( Ernst Stavro Blofeld) , Ralph Fienens ( Gareth Mallory / M) , Ben Whishaw ( ) , Naomie Harris ( Eve Moneypenny), Jeffrey Wright ( Felix Leiter) e la stupenda modella Cubana: Ana de Armas ( Paloma) .