di Giovanni De Sio Cesari

Sull’onda delle paure scatenate dall’attacco  alle Torri  Gemelle del 11 settembre  Oriana Fallaci pubblicò  memorabili scritti sul pericolo  che l’islam avrebbe  potuto conquistare culturalmente l’ Occidente, cancellandovi quindi la sua civiltà cristiana ma soprattutto laica.  La grande scrittrice,  consapevole della vicinanza della fine della sua vita, intendeva  lasciare quasi un testamento per avvertire di un pericolo imminente, anzi già in atto, di conquista islamica con la quale la nuova generazione avrebbe dovuto  confrontarsi  drammaticamente.

In realtà era la stessa tesi che  bin Laden, lo sceicco del terrore, in quei tempi sosteneva  con profonda speranza ( ovviamente per lui le paure della Fallaci  erano speranze): tutte e due vedevano in un giorno, anche non  lontano,  le donne passeggiare   per la 7 avenue con il velo  islamico.

 Dopo quasi due decenni cosa possiamo noi costatare in merito ?.

 Mi sembra del tutto evidente che non c’è nessuna  possibilità, nemmeno remota , che l’ islam possa conquistare l’ Occidente. La paura della Fallaci e la speranza di bin Laden appaiono del  tutto senza fondamento, nessuno pensa seriamente che le nostre donne un giorno metteranno lo jihab . Figuriamoci !

Innanzi tutto bisogna  considerare che in Europa gli islamici sono intorno al 5 %; in qualche paese di più, in altri  molto meno,   escludendo quelle popolazioni che storicamente sono di origine  islamica ( in Russia, Bosnia ,Albania ecc).   Le conversioni sono pochissime, quasi sempre legate a motivazioni sentimentali: si vuole sposare una islamico e poichè in fondo il sentimento religioso da noi è molto tenue,  ci si orienta verso la conversione.  Pochissime sono le vere confessioni  come celebre quella di un ex ambasciatore italiano in Arabia  Saudita .

Ma, a prescindere dal numero, gli immigrati islamici appartengono alla  parte più povera e soprattutto meno colta  della  popolazione, non hanno  nessuna capacita di svolgere una azione culturale : come potrebbero mai conquistare una supremazia culturale ? I pochi scrittori di origine islamica sono quasi sempre personaggi in contrasto con la loro cultura di origine, spesso minacciati  di morte per qualche  fatwa.

L’ islam non ha mai avuto  nessuna presa in Occidente e il terrorismo islamico la ha ancora di più indebolita. Anche se non corrisponde a verità, ormai la gente comune vede negli islamici  dei potenziali terroristi anche se il fenomeno  è circoscritto a pochissimi . Ogni  Iman che  faccia sermoni un pò più radicali viene subito considerato contiguo al terrorismo: nei fatti la nostra amplissima liberta di pensiero viene molto limitata  per gli islamici.

Alla fine gli islamici in Occidente hanno in concreto solo due possibilità: conservare la loro cultura ed autoemarginarsi oppure assimilarsi alla cultura europea e perdere la propria. Portare alla propria cultura  la maggioranza  locale è del tutto escluso  ,assolutamente  impensabile.  Per fare un esempio concreto: una ragazza islamica in una nostra scuole superiore  o università può portare il velo (sempre che poi le sia permesso, spesso le viene proibito)  ed autoemarginarsi. Nessuno dei ragazzi occidentali si interesserà a lei, la inviterà a uscire o le  chiederà amore e  matrimonio. Dovrà  necessariamente trovare un compagno sempre nella cerchia  di immigrati  sempre più o meno  emarginati  .

Oppure può scegliere di vestire all’europea come le sue compagne  e allora   uscire dal suo ghetto, trovare compagni nell’amore e  nella  vita fra i suoi colleghi di scuola. Quello pero che non può fare, né sperare nemmeno lontanamente, è di  convincere le sue compagne a mettere il velo. Si tratta di una  scelta difficile  fra emarginazione e perdita di identità, che quasi sempre  significa rinuncia agli affetti familiari.

 In realtà, mantenere le pratiche islamiche in Occidente è molto più difficile che mantenersi buddisti o induisti. L’islam, infatti, è una religione estremamente pervasiva di tutti gli aspetti  della vita, che presuppone una società tutta islamica.

Come si possono osservare gli orari delle preghiere, le prescrizioni alimentari,  la successione ereditaria, le stesse pene  contemplate nel Corano in un paese che ignora  tutte queste cose e, in genere, le deride senza troppo rispetto ?

 Allora,  le prescrizioni religiose vengono a perdersi e con essa anche l’integralità della fede, fino a perderla. Sull’esempio  della società in cui vivono,  si afferma il laicismo e l’ateismo. In fondo a ben vedere il risveglio islamico delle terze generazioni, che ha originato il  fenomeno inquietante dei Foreign fighters,  nasce proprio dalla consapevolezza  che non è possibile essere islamici in un paese non  islamico e allora occorre combatterlo.  Ma si tratta pur sempre di un fenomeno del tutto marginale.  Poche migliaia di volontari sono partiti  per il Jihad dell’ ISIS su una popolazione di 25 milioni di persone .

Non sappiamo se con il tempo le minoranze islamiche si integreranno in Occidente;  ma,  quello di cui possiamo essere ben sicuri è che l‘Islam non si diffonderà,  non conquisterà mai l’Occidente.

I timori della Fallaci erano del tutto infondati.