di Giuseppe Ardizzone
Ho l’impressione che potrebbe essere utile, in questo momento, fare un provvedimento che utilizzi la forza dello Stato in un’operazione di firma e non di cassa per cercare di aiutare le imprese italiane ad affrontare l’aumento esponenziale del costo energetico( in particolare del gas).
Questo permetterebbe di lavorare su cifre molto più importanti senza toccare l’ammontare del debito pubblico ed il bilancio dello Stato, evitando pertanto di peggiorare la sua sostenibilità .
Cerco di spiegarmi: sarebbe utile mettere in piedi un fondo di garanzia dello Stato che garantisse al 100% dei finanziamenti a medio termine ( 10 o 15 anni ) da erogare alle imprese richiedenti per far fronte alle maggiori spese derivanti dall’aumento dei costi energetici.
Si potrebbe iniziare con un ammontare riferito alla previsione dell’aumento dei costi di un anno da rivedere alla scadenza ( prorogare ridefinendo l’importo complessivo o, se non è più necessario, sospenderlo).
La garanzia al 100% del finanziamento esimerebbe le banche eroganti , in questo momento, ad effettuare una valutazione della capacità creditizia delle imprese richiedenti accelerando i tempi di esecuzione dell’operazione; d’altra parte per il sistema bancario , nel suo complesso, l’operazione sarebbe sicuramente utile per un importante investimento ed il realizzo di utili senza rischio.
Questa boccata di ossigeno, in questo momento, per le imprese , spostando nel lungo periodo il costo dell’attuale aumento energetico , permetterebbe la loro sopravvivenza e quella dei milioni di posti di lavoro legati alla loro attività. Una misura di questo genere permetterebbe inoltre di attenuare in qualche modo la prevedibile inflazione derivante dall’aumento dei costi energetici., con un conseguente beneficio per l’intera popolazione.
Analoga misura dovrebbe poi essere realizzata a favore dei singoli cittadini prevedendo anche per loro un fondo di garanzia dei finanziamenti personali concessi dal sistema bancario ai richiedenti a copertura dell’importo legato al maggior esborso da sostenere o sostenuto rispetto all’anno precedente.
E’ necessario superare questa fase critica mentre si procede alla riconversione energetica nel più breve tempo possibile, realizzando il maggior livello possibile d’indipendenza energetica del nostro paese. Dobbiamo utilizzare con rapidità e senza impedimenti burocratici i fondi del PNRR messi a disposizione del nostro paese per realizzare immediatamente nuovi impianti fotovoltaici , eolici , idrogeno pulito ecc. Non bisogna inoltre dimenticare di utilizzare con urgenza tutti i giacimenti di gas presenti nel nostro paese. e continuare con forza la nostra eccellenza all’interno del piano europeo di realizzazione degli impianti di produzione di energia tramite il processo di fusione nucleare. Tutto questo ritengo abbia bisogno ,come è avvenuto a suo tempo nell’affrontare la pandemia del Covid ,di un’organizzazione centralizzata, con un commissario che la coordini e riferisca continuamente sul suo procedere.
Non è tempo di aspettare !
Verissimo Giuseppe, ma si deve anche, contemporaneamente, investire massicciamente sulle rinnovabili, che già ora, nel giro di due-tre anni, ci permetterebbero una larga autonomia.
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Ciao Giuseppe, è un’ottima idea che dovrebbe innestarsi su una maggiore capacità delle politiche pubbliche di regolare un settore dove il mercato è altamente imperfetto, attraverso la fissazione di un price cap, ed incentivare l’utilizzo di energie alternative.
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