di Giuseppe Ardizzone

I Daniels ( Daniel Kwan e Daniel Scheinert) ritornano con il loro secondo film a stupirci utilizzando le teorie del multiverso per costruire la loro narrazione.
“Everything Everywhere All at Once ” ci racconta un momento della vita della famiglia Wang intrecciandone le vicende con le mille possibilità presenti nei diversi mondi paralleli collegati alle possibili diverse scelte di vita effettuate nel tempo da ognuno di loro .
Evelyn Quan e suo marito Waymond Wang sono degli immigrati cinesi in America e gestiscono una lavanderia a gettoni. La loro figlia Joy ha una relazione sentimentale con la sua ragazza Becky sopportata ma non accettata soprattutto dalla madre Evelyn.
Le contraddizioni familiari esplodono in occasione dell’arrivo da Hong Kong del padre di Evelyn e di un controllo dell’attività della lavanderia da parte dell’IRS (l’agenzia governativa USA deputata alla riscossione dei tributi ) che trova delle irregolarità e minaccia la sospensione dell’attività.
E’ Evelyin a tenere le fila di tutto da sempre ed è nella sua mente che la tensione diventa insopportabile di fronte ad una situazione sempre più complicata.
E’ lei a portare avanti di fatto tutto il peso dell’attività perché il marito è un debole e troppo spesso si va perdendo nei percorsi della sua fantasia. Lei è andata via di casa per sposare Waymond e venire in America contravvenendo alla volontà paterna e l’arrivo del severo padre Gong Gong la fa sentire sotto giudizio. Lei non ha mai accettato completamente il rapporto lesbico della figlia Joy con la sua amica Becky e non sopporta che Joy la voglia portare nella festa organizzata da Evelyn in occasione dell’arrivo del padre. Evelyn scopre inoltre che il marito Waymond , insoddisfatto della loro relazione, sta per presentarle le carte per il divorzio. Come se non bastasse, l’IRS minaccia di sospendere la sua attività. Tutte queste cose insieme la fanno uscire di senno; ma, proprio in questo momento, un diverso Waymond, un’altra versione di suo marito proveniente da uno dei tanti universi paralleli del multiverso, la invita ad entrare anche lei in questi mondi paralleli per aiutarlo a superare una minaccia incombente e valutare altri aspetti della loro vita.
L’utilizzo di questo strumento fantascientifico consente ai Daniels di immergere i protagonisti della storia in un confronto fra se stessi e le mille vite conseguenti alle possibili scelte del loro passato, per guardare con occhi diversi il presente e tentare di viverlo in un modo nuovo .
E’ questo l’aspetto più interessante e coinvolgente del film che utilizza in maniera tecnicamente efficace questa suggestione fantascientifica e digitale con un buon ritmo ed esprimendo dei contenuti e dei valori importanti.
“Everything Everywhere All at Once ” si conferma uno dei film più interessanti di questa stagione e merita a pieni voti l’interesse suscitato e le molte candidature agli Oscar 2023 oltre a quelle già ricevute per i premi BAFTA e per i Golden Globe all’interno dei quali ha vinto quello per la Migliore attrice in un film commedia o musicale a Michelle Yeoh e quello per Miglior attore non protagonista a Ke Huy Quan. Gli stessi sono anche candidati agli Oscar come anche i Daniels per la migliore regia e la migliore sceneggiatura originale . “Everything Everywhere All at Once ” è anche candidato come miglior film.

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