di Manjula Apu

“Non c’è niente di sbagliato nell’andare da nessuna parte. È uno dei privilegi della giovinezza”
Il 25 gennaio del 1985, esce nelle sale cinematografiche statunitensi il film “Fandango” del regista Kevin Reynolds, con Kevin Costner, Judd Nelson, Sam Robards, Marvin J. McIntyre e Chuck Bush.
Elogio della giovinezza, il film parla di un gruppo di amici che, subito dopo la festa della laurea e prima di decidere se partire per il Vietnam o disertare, decidono di attraversare i deserti degli Stati Uniti per recuperare il fantomatico Dom. Poi si separeranno per sempre.
Un film on the road che coglie tutti quegli aspetti dell’amicizia maschile, del diventare grandi, dell’incontrarsi e del perdersi.
Splendide le immagini, ognuna carica di significato e di sogno, e le musiche di Carole King, Elton John, e soprattutto un meraviglioso pezzo di Pat Metheny.
Fandango è anche la prima parte da protagonista di quello che poi diventerà l’attore più importante e pagato degli anni ’80, ovvero Kevin Costner, che curiosamente aveva incontrato Reynolds ai tempi dell’università proprio nel provino per il film, e fu scartato!
Diventato un cult assoluto nel corso degli anni, pare che Quentin Tarantino abbia confessato di averlo visto cinque volte in una sola settimana.