di Giuseppe Ardizzone
Una splendida atmosfera in bianco e nero, col sottofondo costante della musica swing e jazz del tempo sapientemente rivisitata nella colonna sonora composta da Trent Reznor e Atticus Ross, per raccontarci una storia importante di vita e di cinema all’interno di quegli anni trenta e quaranta che rimangono indelebilmente nella memoria storica della creazione cinematografica.
La Grande Depressione veniva affrontata dal New Deal di Roosevelt , il mondo del cinema era passato dal muto al sonoro e si andavano affermando quelle che sarebbero state le più grandi case di produzione della storia di Hollywood : La MGM , La Warner, la RKO etc.
All’interno di quest’ambientazione il film “ Mank” ci racconta la storia delle premesse e della realizzazione di uno dei più grandi classici della storia del cinema “ Quarto potere” ( Citizen Kane) del 1941 che viene comunemente indicato come scritto, diretto, prodotto ed interpretato da Orson Welles.
Lo stesso, all’epoca, aveva solo venticinque anni e aveva sottoscritto un contratto con la RKO Pictures nell’agosto del 1939 ,che gli offriva la possibilità di disporre di 50.000 dollari immediati oltre il 20% degli incassi lordi per la realizzazione di tre film, garantendogli inoltre la totale e completa libertà artistica. All’interno di questo contratto Welles realizzò “Quarto potere” dandogli il titolo di “Citizen Kane” proprio perché parlava della vita dell’industriale Charles Foster Kane ispirandosi liberamente alla biografia del magnate dell’industria del legno e dell’editoria William Randolph Hearst.
Per la scrittura del soggetto e della sceneggiatura Welles si avvalse della collaborazione di Herman J. Mankiewicz che invece nel film “ Mank” viene indicato come il vero e sostanziale unico autore .
“Mank” era il modo in cui veniva comunemente chiamato Herman J. Mankiewicz nel suo ambiente di lavoro e amicale ed il film a lui dedicato, diretto da David Fincher, ci parla della sua vita e di come, attraverso le varie esperienze vissute, la sua passione politica e la frequentazione di personaggi importanti del mondo dello spettacolo e dell’informazione fosse giunto a ideare e realizzare il soggetto e la sceneggiatura del film “ Citizen Kane” di Orson Welles.
Nella narrazione ,Fincher sposa interamente la tesi avanzata da Pauline Kael ( che è in realtà molto contestata )nel suo articolo Raising Kane (New Yorker; 1971)in cui si afferma che il soggetto e la sceneggiatura fossero interamente da attribuire a Herman J. Mankiewicz, lasciando a Welles solo il ruolo di produttore, regista ed attore del film .
Il film “Mank” ci racconta il percorso da cui nasce la creazione artistica di Mankiewicz mostrandoci contemporaneamente due periodi temporali diversi. Il primo nel 1940 in cui “ Mank” scrive materialmente il soggetto del film, che considera l’opera migliore della sua vita. Il secondo, ambientato con diversi flashback nel 1930, in cui racconta le esperienze di vita ed il rapporto contraddittorio con personaggi come l’attrice Marion Davis, il suo amante William Randolph Hearst ed il capo del MGM Louis B. Mayer. Da un lato Mank , pur afflitto dalla dipendenza per l’alcool, brilla per il suo genio artistico e la sua verve caustica e viene addirittura appoggiato da Hearst perché possa lavorare all’interno della MGM. Dall’altro comprende come l’influenza del potere di Hearst possa agire negativamente e senza controlli per ottenere quello che vuole ed in particolare possa influenzare fortemente l’atteggiamento elettorale popolare condannando alla sconfitta quello che era il candidato governatore per la California preferito da “ Mank” : il democratico Upton Sinclair. Ricordiamoci che tutto questo avveniva in piena recessione economica e mentre Roosevelt stava portando avanti una politica popolare che cercava di limitare il peso del potere finanziario.
Mank è un film che ha il pregio di mostrarci la complessità dei vari personaggi senza cadere nella facile tentazione di porci in un’alternativa fra bianco e nero. Il geniale Mank è un uomo distrutto dall’abuso dell’alcol e dall’insopprimibile ebrezza del rischio della scommessa e del gioco; ma, nello steso tempo, dimostra una rara energia che lo porta a porsi costantemente in una posizione di critica scomoda nei confronti dell’ambiente di cui in realtà fa parte e che irride. D’altra parte, quelli che astrattamente individua come nemici , i cosiddetti “ Potenti”, sono di fatto persone che hanno sviluppato nei suoi confronti anche atteggiamenti di simpatia , di stima e di aiuto nei momenti di difficoltà economica. Ciò nonostante, egli evidenzierà tutti i loro limiti .
Herman J. Mankiewicz con la stesura della sceneggiatura di “ Quarto potere” riuscirà ad ottenere un prestigioso premio Oscar nel 1942 e questa costituirà la sua ultima grande prestazione artistica . Con una salute sempre più compromessa dall’abuso dell’alcool, ci lascerà prematuramente a soli 55 anni ,senza essere più riuscito a realizzare nessun nuovo progetto artistico.
Mank è sicuramente un film interessante sia per l’argomento trattato, sia per la sua ambientazione negli anni trenta e quaranta, sia per la scelta tecnica di girarlo in bianco e nero . In un momento di difficile fruibilità della produzione cinematografica a causa della pandemia, dopo una distribuzione limitata nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 13 novembre 2020 ,la sua distribuzione è stata affidata alla piattaforma Netflix dal 4 dicembre 2020.
Il film ha ottenuto ben dieci nomination agli Oscar 2021 tra cui quella per il miglior film, per il miglior regista a David Fincher, per il miglior attore a Gary Oldman, per la migliore attrice non protagonista ad Amanda Seyfried, per la migliore fotografia a Erik Messerschmidt, per la migliore colonna sonora a Trent Reznor e Atticus Ross, per la migliore scenografia a Donald Graham Burt e Jan Pascale, per i migliori costumi a Trish Summerville, per il miglior trucco e acconciatura a Gigi Williams, Kimberley Spiteri e Colleen LaBaff e per il miglior sonoro a Ren Klyce, Jeremy Molod, David Parker, Nathan Nance e Drew Kunin.